martedì 29 aprile 2008

Il privilegio del disordine

Ultimamente ho spesso ricercato la solitudine, per fare ordine.
Ognuno ha il suo modo, il mio è chiudermi nel silenzio. Lasciare fuori le mille voci del mondo, quelle con cui interagisco ogni giorno per lavoro e rifugiarmi nella perfezione assoluta del silenzio. Imponendomi di ascoltare le mie voci, i sussurri e le urla. Per mettere a posto.
Stasera in questi momenti segreti è entrata una voce.
Quella di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.
Ho sempre detto che sarebbe l’uomo perfetto per me.
Poeta dallo sguardo dolce, dalle mani vive e curiose. Uno che ha una visione da bambino delle cose, che scrive: “ Tu sei sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei.”
Cosa potrebbe dirti di più un uomo? “Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano.”
Canta una canzone d’amore “ A te” che non trovo banale, che racchiude in contrasti e dichiarazioni l’essenza di una storia.
Le sue verità, le fragilità, una disarmante ammissione d’amore. Questa canzone me l’hanno regalata di recente e continua a destabilizzarmi, tanto da non riuscire ancora a scriverne.
Lorenzo è uno che poggia il suo occhio alla ricerca delle cose che luccicano.
Così si racconta nell’intervista che ho ascoltato dalla rete.
Parla del privilegio del disordine.
Mi sembra di guardare la mia mente, confusa, con i cassetti tutti aperti, magliette colorate sparse ovunque. Armadi spalancati alla ricerca di qualcosa di perduto.
Però io a differenza sua sono donna e per definizione, dna e storia: noi mettiamo a posto.

Io lo so che non sono solo anche quando sono solo

Foto Lorenzo di gianniansaldi

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