mercoledì 9 aprile 2008

La forza del passato

C’è una parola molto usata nei nostri tempi: ex.
Indica qualcosa che è stato, ma che non ha nulla a che vedere con il passato. O perlomeno lo è ma in un modo diverso.
Tra l’ex e il passato, c’è un mare grande come l’oceano. Ex è spesso indice di rabbia, di rancore e vendetta, di un mondo che è andato in frantumi. A volte è ironico e allegro, ma raramente, se lo è, usi il virgolettato.
Il passato invece ha comunque in se un indice di malinconia. E quella a volte è inevitabilmente attraversata dalla poesia.
Comodamente rilassate su un divano, con in mano un bicchiere di vino, tra amiche abbiamo, ancora una volta, sviscerato pezzi di vita.
Parlando di ex e di passato.
Cominciando semplicemente da un brindisi all’amore, qualunque forma possa avere, sentimentale, d’amicizia, di affetti vari.
Le parole ci hanno attraversato come un fiume in piena, seduta con occhi attenti, ascoltavo e riflettevo.
Ero presente e distante, osservavo come in una sola stanza ci fossero tre esseri umani rinate, come arabe fenici. Sconfitte e doloranti ma che non hanno mai smesso di sorridere. E questo ci ha permesso di ricominciare.
Ammaccate, forse, ma più forti, incredibilmente più forti.
Pronte a tagliare i rami secchi, ad imparare come pretendere il meglio da se, a lottare per chi si ama, madri coraggio e inventrici di complicate trame relazionali.
A chi ha trovato strade diverse, fuori dalle comuni autostrade, fatte di fatica, di equilibri conquistati, di nuove regole da dettare, di principi dove l’amore deve essere l’unica linea guida.
Donne che hanno dato senso ai giorni, alle ore, al dolore, alla gioia.
Che parlano di uomini, con ironia, con disillusione, ma con la forza dell’accettazione del presente e con uno sguardo verso un passato mai velato dal rancore.
Ex, due lettere fredde che non racconteranno mai le sfumature di quei giorni andati.
Abusate e inutili, che racchiudono in una fredda formula anni di vita in comune.
Perché dire “ è una parte del mio passato” implica molto di più.
Significa qualcosa che non perderai mai, che è in te e lo rimarrà per sempre.
Le donne voteranno sempre per la forza del passato, amano le parole.
Per una volta qualcosa che è di moda e molto usato decisamente non si declina al femminile.
La domanda con cui mi sono svegliata è: “Quanti sono gli ex e quanti gli amori passati?”
Negli occhi ho rivisto flashback di tovaglie a scacchi, di sabbia lavica, di profumo di mare, di giri notturni in vespa, di chitarre e canzoni, di notti infinite, di perché da ricercare, di occhi uguali e di tempi sbagliati. E sorridendo mi accorgo che le risposte sono scritte dentro al cuore. Gli amori passati sono quelli che non muoiono, sono quelli di cui ogni tanto vai a rintracciare lo sguardo. Perché tu in quello sguardo trovi ancora te stessa e un’immagine che ancora ti piace.
Con gli ex non succede. Quasi mai.

Foto I remember when di FotoRita

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