lunedì 15 dicembre 2008

Plagi e miraggi

Per lavoro, per diletto, per carattere osservo, sto attenta alle voci intorno, le registro, le racconto. Non ritengo di avere pubblicato nulla di particolarmente geniale, non sono Woody Allen o Chagall, ma sicuramente io la vita la vivo, non copio quella degli altri.
Ultimamente mi è capitato di essere stata copiata. Un plagio integrale.
Non sono riuscita a vedere il lato gratificante, qualcuno che evidentemente ti ritiene brava a raccontare, ad usare le parole, ho avuto solo la spiacevole sensazione di essere stata violata. Rapimento di testi e pensieri. Come se avessero preso una parte di me, la più privata, la mia immagine su uno specchio che distorce la realtà, amplifica le emozioni e le rende riflessioni.
Mi sono arrabbiata (possedendo ancora un forte concetto della giustizia) ho cercato il fare il possibile per sconfiggere il nemico.
Pare che ci sia riuscita. Le mie storie, le analisi serie e non, sono reali, inventate a metà, ma sono sempre un’attenta osservazione del mondo, vicino e lontano.
Scrivo storie, ma da testarda e cocciuta quale sono – come mi ha ricordato qualcuno – mi sono accorta che non vivo di miraggi, né di plagi.
Vivo e basta. Certi giorni è pure molto divertente
E da oggi terrò gli occhi ancora più aperti, ma continuerò imperterrita ad annaffiare la creativit

lunedì 8 dicembre 2008

E' così e basta

Ho letto recentemente che se c’è una cosa che contiene “torture ripetute” è una storia d’amore.
Si scrive d’amore: poesie, canzoni, racconti, drammi e opere. Si respira. C’è chi imbratta muri, nella disperata ostinazione di tenere ciò che è perduto. In posti uguali e diversi, perché duri di più.
Prima o poi finisce. Invece qualcuno dice che non è finita finchè non è finita.
L’uomo giusto, la donna giusta: perché non si finisce mai di aspettare?
Forse la risposta è che c’è una cosa che resiste al tempo, all’arterosclerosi, all’osteoporosi: l’amore.
Lo sanno i quindicenni, ma anche i sessantenni. Ho conosciuto una persona speciale che si era innamorata a sessant’anni, quello sguardo non lo dimenticherò mai. Era come un proclama alla speranza. Amore e disamore vanno e vengono secondo la legge del caso, delle coincidenze e del caos. E’ forse è sempre quest’ultimo a prevalere.
C’è chi cerca la persona giusta. Come se esistesse, come se non si trattasse di fermarsi ad un certo punto, rimuovere il passato, impegnarsi nel presente e affrontare il futuro non più come un’incognita, ma come un vecchio nemico che concede la rivincita ogni mattina.
L’unico rischio però è quello di fare come spesso mi accade nei viaggi, specie in quelli in macchina. Trovi un posto carino, però magari non è la location perfetta, allora continui e prosegui, ne guardi altri e altri ancora, scartando gli alberghi per un difetto o per l’altro e poi si fa buio e comprendi che ogni alloggio vale l’altro, e devi ammettere che il primo era il migliore. Ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.
E si finisce come un personaggio da racconto, sul viale del tramonto a narrare la sua storia a un giovane discepolo che gli chiederà: “Ma perché tutto quel tempo sprecato fra voi? Perché la vita è così orribile?” E lui risponderà solo: “Perché è così e basta”
Foto broken heart di Lady - bug

sabato 6 dicembre 2008

Leggermente

Dicono che le donne che leggono siano pericolose.
Però il pericolo fa battere il cuore e mette addosso adrenalina.

La dida di questa foto dice anche: Donne e libri: le due cose da portarsi a letto...l'importante è non confonderle

Foto di cacciaramarri