lunedì 7 aprile 2008

Il fuoco del drago


Dove finisce il confine tra l’ironia e la maleducazione?
Perché alcuni uomini sono così presuntuosi e pieni di sé? Cosa gli fa credere che stiamo aspettando solo loro?
Bisogna metterli a posto, ogni tanto.
Io li giustifico sempre, trovo che abbiano le loro debolezze, provo a capirle e non penso che siano tutti bastardi.
Una delle mie frasi preferite è: “ Gli uomini sono come i film, prima di giudicarli devi andare a vederli”. Perché quello che io giudico noioso può essere affascinante per un’altra. E’ chimica o assoluto mistero. Certo qualcuno è oggettivamente da evitare. Forse qualcuno, ma nemmeno noi siamo meglio.
Siamo tutti profondamente imperfetti.
Però ogni tanto sbotto, perché in genere dovrebbe funzionare che prima di chiedere: “Ti va di scopare?” Almeno abbiano il buon gusto di dire: “ Come ti chiami?”.
Non pretendo che il nome se lo ricordino dopo, ma almeno chiederlo prima.
Forse io non faccio nemmeno testo, visto che una delle mie manie è di lasciare un segno nella vita degli altri, quindi alla fine il mio nome se lo ricordano. Perché in genere, duro più di una notte, ci divento amica prima e dopo. Tranne eccezioni, quelle solite che confermano le regole.
Però quelli convinti che possano avere tutto, che loro “fanno un lavoro per cui sono conosciuti”, che “ sai se vieni con me ti faccio scoprire il paradiso” li trovo patetici.
Privi di fantasia, una delle cose che odio. Scontati, pieni di luoghi comuni, incapaci di tenermi testa, di combattere quel minimo di battaglia tra i sessi.
Ma la colpa è nostra, o meglio è anche nostra, ovvero di alcune donne. Di quelle che ci cascano, che lo sono o ci fanno.
Così che motivo hanno di ricordarsi un nome, di prestare attenzione alle parole, quando tanto alla scollatura possono arrivarci anche senza tutti i preamboli.
Giusto, sacrosanto, ognuno fa quello che vuole, però volete mettere la soddisfazione, profonda e infinita, dopo vari sms stupidi di terminare la discussione semplicemente con “ Farti una doccia fredda?”
Quattro parole, nulla di più, ma dietro tutta la libertà di dire, impara che non siamo tutti uguali e che preferisco una serata a casa, in compagnia di un ottimo libro, alla fatica di una stupida conversazione. Il drago che è in me, ha sputato fuoco.
I BB, ovvero Brutti Bastardi ogni tanto hanno bisogno di qualcuno che gli insegni piccole lezioni. Magari non ne coglieranno appieno il senso, però sono certa che il mio nome lo ricorderà. Chissà perché mi viene in mente il titolo di un libro “ I no che aiutano a crescere”.

Foto Pink Spinaci di Seiciis

1 commento:

Goldmund ha detto...

Ben detto, little sweet dragonlamb!