domenica 20 aprile 2008

Accordi e sincronie


La primavera è sbocciata, la natura e la sua meraviglia. I profumi, l’erba che cresce dal nulla. Osservandola mi ricordo che noi siamo spesso spettatori di qualcosa che si compie indipendentemente. Dovrebbe farmi pensare, a volte serve, specie quando mi sembra di nuotare in direzioni confuse, impegnandomi solo a stare a galla, per impedirmi di naufragare.
Bisognerebbe prendere tutto con più calma e ricordarsi che dopo il letargo arriva la primavera. Almeno per la natura. Per noi, uomini e donne, le speranze diminuiscono.
Non perché non sia possibile, solo perché trovare la sincronia è difficile, infinitamente.
Sembra che tutti o quasi intorno a me s’interroghino su questo. Single, sposate, separate, donne e uomini. La domanda chiave è : “ Troveremo un punto di contatto in cui entrambi possiamo essere solo noi stessi?”
Banale, come le cose importanti della vita. Ascolto le lamentale, i desideri, le speranze di chi mi sta intorno e quelle che sento in me. Ed è come se tutti parlassimo la stessa lingua senza comprenderci. Spalle al muro e pugni chiusi, pronti per la battaglia, per sferrare il colpo. Invece talvolta l'amore è questione di sincronia. Le relazioni umane in genere lo sono. Tempismo e sincronia. D’intenti, desideri e passione.
Di disponibilità di animo e di intenzione.
Sbagliare i tempi, non essere pronti, non avere lo sguardo attento. Non essere pronti a recepire quello che accade, non essere liberi nei pensieri. Tempismo significa anche non avere limiti e non avere paura. Significa trovare i tempi, concordanti, come essere intonati e cantare insieme. Come una danza in cui si volteggia perfettamente coordinati. Avere gli stessi desideri, avere la stessa propensione al compromesso. Avere la stessa voglia di raccontarsi e di mettersi in gioco.
Di crederci. Di fare e di prendersi il lusso anche di non fare.
Di mantenere alte le aspettative, ma senza diventare schiavi l'uno dell'altro.
Darsi la mano e fare come se non si fosse fatto altro fino a quel momento.
Aprire i pugni chiusi e baciare le dita dell’altro, una alla volta. Tendere la mano e regalarla a chi vuole accettarla.
Leggere un libro, cercarsi con lo sguardo ad una festa, cucinare, andare a fare shopping per la casa, camminare senza meta, scegliere un ristorante. E tutto sempre in sincrono, passo dopo passo. Con pazienza e senza nessuna strategia.
Respirando profondamente.

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