giovedì 30 settembre 2010

Piccole debolezze da assecondare

"Non desideriamo cose facili, desideriamo cose grandi, cose ambiziose, fuori portata.
Esprimiamo desideri perchè abbiamo bisogno di aiuto, abbiamo paura e sappiamo di chiedere troppo. Però continuiamo ad esprimere desideri perché...qualche volta, si avverano"
Grey's Anatomy

Lo stesso dicasi per i sogni, al di là della paura

giovedì 23 settembre 2010

Le regole del gioco


C’è una frase che ripeto spesso a me stessa e a chi mi sta intorno: “Il gioco è cambiato. Le regole sono cambiate: ce ne sono infinitamente di più, e infinitamente meno definite” Ciò che lo rende difficile, il gioco, è che apparentemente non ha più regole.

Tutto è consentito, tutto è possibile.

Siamo nel regno dell’illimitatamente probabile, dell’illimitatamente possibile. E’ come dire: voglio giocare a Risiko usando i tarocchi invece dei dadi, e arrivare con le truppe armate al Parco della Vittoria (e magari senza passare dal Via!).

Certo il Monopoli ora ha le carte di credito e il posse, rispetto ai miei tempi…

Ma vale per tutto. Il dramma è che si va verso la sconfitta rovinosa, senza che si sia nemmeno capito che diavolo è successo nel frattempo.

Il fine ultimo di questo nuovo gioco non dovrebbe essere quello di portarsi a letto qualcuno, ma quello di rendere indimenticabile un momento – anche se è destinato a restare solo un momento. Il fine ultimo di questo nuovo gioco dovrebbe essere quello di capire che l’obiettivo finale è mobile, sfuggente, misterioso, e che proprio nella scoperta di questo mistero c’è la bellezza del gioco stesso.

sabato 11 settembre 2010

Presenze

Le parole tra noi leggere. Quelle che ci conducono ogni volta verso un nuovo piccolo o grande traguardo. Piccole orme come ti scrissi. Ancora anniversari, giorni e mesi passati a confrontarci. A ripeterci a vicenda le cose che dobbiamo imparare, a sfidarci, a ridere, ad ascoltare musica, guardare film, a sostenerci. Semplicemente ad esserci. Senza ma, senza perché. Senza inutili spiegazioni. Solo noi. Abbiamo sommato passi su passi da quella prima conversazione, altri ne faremo. Incontreremo altre facce, ci scontreremo, mi sottoporrai a mille dei tuoi “tagliandi” e ti spingerò a riflessioni improvvise. Sarai ancora qui ad offrirmi il tuo abbraccio.
Magari ci perderemo, accadrà domani, forse no. Di certo non dimenticheremo, non io. E non è per la mia memoria, non è perché sono maledettamente attaccata al passato, ma perché tu mi completi.
Perché come diceva Carrie Bradshaw: “Del resto le stagioni cambiano, e così pure le città. La gente entra nella tua vita e poi ne esce, ma è confortante sapere che coloro che ami rimangono per sempre impressi nel tuo cuore.”