lunedì 13 ottobre 2008

Chi è più bravo a fingere?

Mi sembra che intorno ci siano solo delusioni, disastri e rotture.
Mi sembra che donne intelligenti misurino la propria autostima sulle cose che non hanno, invece di guardare l’innegabile realtà di successi e ottimi risultati raggiunti.
Sono circondata da donne brillanti, spiritose, colte, coraggiose e sole.
E l’unica cosa che pensano tutte è: dove sbagliamo?
Immerse in uomini e storie d’amore che si potrebbero definire solo: da non rianimare.
E invece testarde e crocerossine.
Forse sono diventata troppo cinica, a volte mi diverte, comincio ad avere bizzarre immagini mentali, in cui il mio pessimismo diventa come l’antirughe per il contorno occhi dopo i 30 anni: necessario e da uso quotidiano.
L’ironia un po’ cattiva mi salva, mi induce riflessioni, lucidità e distacco. Forse mi ha salvata. Certo è una droga che non da assuefazione.
Anzi può essere molto gratificante, non potrei dire lo stesso della speranza.
E’ una droga di cui dobbiamo fare a meno? Cosa è meglio? Smettere di prenderla o è quella che ci tiene in vita?
Croce o delizia, per rifare il verso alla Traviata di Verdi?
In questo eterno minuetto di sensazioni, storie e parole mi sono posta una domanda, ispiratami leggendo un fantastico commento sul fenomeno del momento, ovvero Facebook.
Qualcuno ( elemento di sesso maschile) ha scritto: “Pensava a una tipa, assai competente, che diceva che si, le donne sanno fingere un orgasmo, ma che gli uomini, in compenso, sanno fingere intere relazioni ...”
Quindi spontaneamente mi sono chiesta: Chi è più bravo a fingere? Uomini o donne.
Sotto la superficie siamo tutti scorticati ed esposti, tutti feriti e disillusi.
Ma questo dove ci porterà?
C’è ancora un mondo da scoprire?
E la finzione a cosa porta?

Credo che al prossimo aperitivo avrò conoscenze più chiare per cominciare a buttare le basi per un trattato che provi almeno a spiegare alcune nozioni.
Intanto vi giro la domanda.

P.S. Avevo trovato una bellissima foto, ma da un pò Blogspot si rifiuta di caricare le immagini.
Peccato perchè a volte hanno più forza delle parole, sono evocative. Ma sono caparbia e non mollo mai. Ritenterò

Nessun commento: