domenica 31 agosto 2008

Le assenze

Perdo spesso le parole.
Sento che solo il silenzio può avere un senso, serve per ascoltare i pensieri e per visualizzare con cura i ricordi.
Quelli di oggi sono dedicati a chi è andato via. Alle perdite recenti e a quelle passate.
Per la strana coincidenza degli anniversari.
Emily Dickinson diceva: Conosco vite della cui mancanza non soffrirei affatto,di altre invece ogni attimo di assenza mi sembrerebbe eterno.
Le mancanze dovrebbero servire a ricordare i loro insegnamenti, a non dimenticare mai uno sguardo, una parola, quei gesti semplici. A sentire sempre il privilegio della loro amicizia.

Ed ho imparato
a piangere in silenzio
a masticare
pane e rabbia insieme
a vivere
d'una malinconia maligna
che sole e sogni
e primavera
spegne e di buio
m'avvolge e di memorie.
Ora il tuo riso
fiorisce di luna
e dal silenzio
la tua voce si desta
e desta il cuore
misericordia e
quiete nell'oblio.
Non ho imparato ancora
a dirti addio.


Poesia di Rita Alessandro Consoli

2 commenti:

Goldmund ha detto...

le persone speciali sono quelle che spariscono per prime. non saprei dirti perché accade, ma è così. forse perché ci mettono di meno a svolgere nella vita quello che che è il loro compito terreno. per alcuni probabilmente non basterebbero 1000 anni di vita terrena per fare qualcosa di buono.

Carrie B ha detto...

@goldmund
E' vero, ma le persone speciali ci insegnano anche a vivere, a compiere i gesti giusti. A lasciare le luci accese per chi verrà dopo di loro. Ma più di tutto ci lasciano ricordi, da assoporare. Certi giorni posso sentire una mano sulla mia spalla, so che sono le ombre buone di chi ci ha lasciato.