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L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà, se c’è né uno, è quello che è già qui, l’inferno che abbiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce fatale a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio.
Italo Calvino, Le città invisibili
Basta saper riconoscere con chi e a cosa ci si può dedicare con attenzione e apprendimento.
Grazie per un fantastico weekend di sole, voci del mare, parole, profumo di libri, persone interessanti, fotogrammi di scarpe rosse e pomodori, paesaggi di Lanzarote, brunch in cortile, arte contemporanea e film catastrofici.
Ma anche di ipotetici sogni che forse cominciano a prendere forma.
Foto di Ugo Mulas ritratto di Lucio Fontana
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